Cascina - La Storia Del Comune Pisano
Cascina è un comune storico situato nella provincia di Pisa, fondato sulle sponde del fiume Arno, a circa 25 minuti dal capoluogo.
Documenti storici fanno risalire la fondazione di Cascina all'epoca romana e la conformazione urbanistica della città stessa riprende quella classica del castrum, l'accampamento romano formato da strade perpendicolari a formare una sorta di scacchiera. Ad ulteriore riprova delle origini latine di Cascina, i nomi derivanti dalla centuriazione romana del territorio circostante, come Visignano, Laiano e Bibbiano. Il comune di Cascina viene menzionato in un documento del 26 Luglio 750 d.C. , riguardante un'elargizione di beni del vir devotus Racolo in favore della chiesa di Santa Maria di Cassina. vi sono diverse interpretazioni riguardanti il nome originario del comune, Cassina: alcuni lo riconducono al termine casina, nel significato di "casa di campagna", altri invece al torrente, adesso scomparso, che passava all'interno della città, latinizzato in Cassenius.
Vi sono più informazioni sul comune di Cascina nelle documentazioni medievali, soprattutto quelle riguardanti le cruente battaglie contro i Lucchesi ed i Fiorentini. Una lapide posta nella chiesa di San Michele in Escheto a Lucca dal soldato pisano Isbrigato da Peccioli, recita:
"QUIA CASCINENSES TURRIM MISERE LUCENSES HANC CASCINENSES DESTRUXERUNT QUIPPE LUCENSES ISBRIGATO DE PECOLI FECIT"
("poiché i lucchesi disfecero la torre dei cascinesi, i cascinesi distrussero questa dei lucchesi. Isbrigato da Peccioli pose").
Cascina - lo sviluppo del borgo nel tardo Medioevo
Lo sviluppo della città di Cascina come borgo medievale è da attribuirsi alla sua posizione strategica sulla strada che univa Pisa con Firenze; proprio sotto il dominio fiorentino infatti il borgo viene implementato con solide mura intervallate da torri angolari a pianta pentagonale, protetto da un fossato, alimentato dal torrente Cascina. La cinta muraria venne edificata durante i secoli, mentre imperversavano le guerre tra la Repubblica di Pisa e Firenze; prime tracce ufficiali che attestano l'esistenza delle mura si hanno con i documenti datati 1293 d.C. . Si possono notare le differenti fasi di costruzione e l'uso, secondo le tecnologie del tempo, di materiali differenti per la posa: verrucano per la prima fascia di mura, materiale misto per le altre due.
Per accedere a Cascina vi erano due porte, entrambe buttate a terra nel 1889 per consentire il passaggio del cosiddetto "trammino" in servizio da Pisa a Pontedera: la Porta Pisana e la Porta Fiorentina. Altre parti della fascia muraria furor negli anni demolite per dar maggior spazio all'espansione del paese, ma alcune di esse sono tuttora visibili internamente, essendo state a loro volta inglobate tra i capannoni dell'aria industriale.
Le testimonianze medievali di Cascina - Le pievi e l’abbazia di San Savino
Cascina ospita moltissimi edifici di importanza storica assoluta, la maggior parte di essi risalenti all'Alto Medioevo. Già nell'anno 801 d.C. era stata costruita la pieve di San Giovanni e Santa Maria Assunta ( terminata nell'XI Secolo ), costruita in stile Romanico Pisano. Al suo interno è possibile ancora vedere frammenti dell'affresco trecentesco della Madonna con Bambino; stesso soggetto anche per un manufatto in terracotta.
Sempre nell'Alto Medioevo si può collocare l'esistenza della chiesa e battistero dei Santi Ippolito e Cassiano, ristrutturata da Biduino, uno dei maggiori esponenti artistici dei tempi. Nello stesso periodo, la costruzione di San Lorenzo alle Corti, che contiene una reliquia di un dente del martire, murata nella pieve situata sulla sinistra, proprio sotto la cantoria.
Situata a Montione vi era anche l'abbazia di San Savino, nota come "Badia", che fungeva da punto di difesa essendo posta in alto rispetto alle zone pianeggianti circostanti. Nel 1943 i tedeschi distrussero il campanile della Badia per non consentire l'accesso a punti d'osservazione sopraelevati all'esercito americano. Il campanile tuttavia fu ricostruito con la sua forma originale, alla quale è stata riaggiunta la parte mancante, in epoca recente, Altre vanto architettonico dell'area urbana di Cascina è la Torre civica, conosciuta altresì come Torre dell'Orologio, che in passato doveva essere parte integrante del palazzo che dava rifugio alle milizie; si possono individuare facilmente le varie epoche in cui tale torre è stata restaurata e conseguentemente innalzata. Originariamente la Torre civica aveva un'altezza inferiore rispetto a quella visibile ad oggi, terminando dott il limite inferiore dell'orologio.
Cascina - il boom industriale che ha segnato un’epoca
Lo stemma di Cascina era originariamente su sfondo azzurro con una banda argentata e dorata; all'interno dello scudo araldico è presente una cassa d'argento con l'iscrizione "Fides", in riferimento al nome latino del comune. In seguito, lo stemma è stato modificato, trasformando la banda dorata in una squadra d'oro, per esaltare la lavorazione del legno, fiore all'occhiello della città toscana. Cascina, infatti, ha una lunghissima tradizione contadina ed artigiana, soprattutto per quanto riguarda la falegnameria: sono moltissimi i mobilifici presenti nel circondario ed, all'interno dell'Istituto Statale d'Arte è previsto un indirizzo scolastico specifico in Arte del Legno.
Lo sviluppo economico della piccola cittadina pisana avviene negli anni '60 ( fino ad allora prettamente basata su un'economia agreste ) con l'apertura di numerosi mobilifici che riportavano su scala industriale la tradizione falegnamistica ed artigiana di Cascina; a tutt'oggi sono presenti moltissime botteghe artigiane nel centro, pur avendo affrontato una profonda crisi del settore fin dagli anni '80. Al momento le abilità di craftmanship cascinesi sono molto apprezzate nel settore nautico, con la creazione di mobili e complementi d'interno per navi e yacht di lusso.